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domenica 20 maggio 2018

LE RESPONSABILITA' E LE FUNZIONI DELL'ANIMATORE PROFESSIONISTA

L'importanza del ruolo e dei compiti affidati agli animatori è senza dubbio notevole, il compito di un professionista del settore è quello di fornire idee, alternative concrete, a tutti coloro che si servono dell'animazione e della sua funzione intermediatrice di relazioni. L'animatore deve essere consapevole dell'importanza e delle difficoltà del suo lavoro, deve sentirsi stimolato da questo suo ruolo di elemento socializzante.
Egli deve stringere amicizie e far nascere amicizie, ed è per questo che oltre alla predisposizione occorre la dedizione per questo mestiere. Il dovere di un buon animatore, non consiste solo nell'applicazione corretta di tutto ciò che ha imparato e che per questo è in grado di realizzare, ma anche e soprattutto nel rendersi conto di come il suo compito esige un senso di responsabilità morale. Dal suo operato dipende il soddisfacimento dei bisogni di svago, aggregazione, di praticare attività sportive e ricreative, sono queste alcune delle esigenze presenti in tutti gli utenti di tale servizio. L'animatore deve imporsi il raggiungimento di determinati traguardi, tenendo sempre presente che egli compie un'attività socialmente utile, interessante, con legami gerarchici meno stressanti che lasciano ampio spazio di iniziativa ed autonomia.
Un professionista cercherà sempre di far accrescere l'interesse nell'utenza, attraverso le sue iniziative, le sue creazioni, in tal modo il suo lavoro si svolgerà in piena armonia con la struttura e con gli ospiti. Occorre rendersi conto della funzione importante, del ruolo di primo piano che l'animatore ricopre nella società. Il suo operato è soprattutto a carattere educativo, ricreativo e formativo e va a tutto vantaggio di coloro che ne beneficiano direttamente.
Un operatore deve assicurare uguali attenzioni a tutti gli utenti contribuendo in tal modo, anche ad eliminare o almeno attenuare, distinzioni e discriminazioni. Realizzando un principio di uguaglianza di diritti allo svago e di possibilità di socializzare e quindi stringere amicizie, confrontarsi con gli altri. In tale prospettiva ed essendo in contatto con utenze diverse e spesso disadattate alla vita sociale, appare fondamentale che l'animatore, responsabile in prima persona del conseguimento dei fini socio- ricreativi e delle metodologie da applicare per il raggiungimento dei medesimi, assume un ruolo diverso.
 In altri termini, se si riconosce la validità dell'operato dell' animatore sia nel turismo che nel tessuto sociale rivolto cioè alla collettività, risulta evidente come quest’ultimo debba comportarsi responsabilmente; accettando il suo ruolo di trascinatore, di educatore di rapporti interpersonali ed i vari compiti, che la società attuale gli riconosce come fondamentali.
L'animatore ha infatti la funzione di porsi sempre in favore dell'utenza, "vivergli" accanto per accogliere ed interpretare, progetti, gioie, ansie ed anche problemi che inevitabilmente scaturiscono dallo stare insieme agli altri.
Un professionista del settore agisce quindi, soprattutto per passione, compiendo le attività con costante impegno. Quando un giovane fa il suo ingresso nel mondo della professione, si trova inevitabilmente ad affrontare una serie di impegni e bisogna superarli compiendo il proprio lavoro con diligenza, con amore, in altre parole per intima e incrollabile convinzione. Appare evidente che l'animatore si troverà ad assumere un ruolo di primaria responsabilità, dovrà cioè rispondere in prima persona di quello che fa e di come è tenuto a farlo, ed il suo render conto è soprattutto sul piano umano e sociale.
Durante lo svolgimento del suo lavoro, l'animatore si trova di fronte a situazioni spesso impreviste. L'animazione quale scienza sociale, indica all'operatore il traguardo che deve raggiungere e le varie strade da percorrere. Suggerisce quindi, le tecniche e le diverse metodologie da adottare, ma non potrà mai dire all'animatore come dovrà comportarsi ed agire, dinanzi agli ostacoli che si trovano sul suo percorso lavorativo.
Le responsabilità delle decisioni infatti, spettano solo a lui e tutto ciò, presuppone la conoscenza di tre fattori prioritari.
 1) Il sapere con esattezza, l'attività animativa che si vuole intraprendere.
 2) La conoscenza della maggioranza dell'utenza.
 3) La capacità di trasmettere agli altri, ciò che si vuol far loro acquisire.

 Il ruolo dell'animatore prevede la conoscenza delle metodologie formative, ma anche una valutazione delle proprie capacità e l'abilità di adoperarle, nei modi e nei momenti più convenienti. Si tratta di una capacità, frutto di una cultura acquisita, di una naturale predisposizione e di esperienza scaturita dal contatto con gli altri. In altre parole, l'animatore deve concedere a sé stesso un congruo margine interiore che gli consenta giorno dopo giorno, di adeguare le sue molteplici capacità, alle immediate quanto imprevedibili esigenze dell'utenza, nell'ambito di quelle attività che egli stesso ha ideato ed avviato, ma che l’utente gli ha suggerito.
Egli ha la responsabilità di favorire in tutti i modi il processo di socializzazione, senza interventi che soffochino o forzino la spontaneità dell’individuo. L’animatore in sostanza deve intervenire, solo nel momento giusto ed in modo indiretto per lasciare l’iniziativa all’utente. Nessuna attività di animazione può diventare una ricchezza per l’individuo, se tale attività non è proporzionata alle effettive capacità ed attitudini dell’utente.
Per tanto, ritorna l’aspetto metodologico in cui l’animatore da un lato è sperimentatore (escogita nuove attività e non interviene prematuramente, lasciando l’iniziativa al suo naturale sviluppo) dall’altro è una sorta di educatore, perché proprio questo suo “non agire” si tramuta in un valido aiuto per il gruppo, facendo esprimere attitudini ed interessi. Gli studi psicologici hanno evidenziato che un intervento intempestivo, autoritario, prematuro, crea due pericoli: il pericolo di soffocamento e di costrizione.
Nel primo caso, l’utente oppresso dalla figura autoritaria dell’animatore, non esprime se stesso, uniformandosi passivamente a ciò che gli viene imposto, questa situazione anomala, genera conflitti e malumori nel gruppo.
Nel secondo caso, l’utente è spinto dalla vanità dell’animatore, a cimentarsi in attività e lavori non adatti alla propria personalità ed attitudine. Anche in questo caso, si crea una frattura all’interno del gruppo dove si distingueranno i presuntuosi ed i più dotati, in contrapposizione a coloro che si scoraggiano e si deprimono dinanzi alle invero eccessive pretese dell’animatore.
 In entrambi i casi, l’atteggiamento dell’animatore è negativo, poiché non è in grado di ricoprire il ruolo di leader e trascinatore del gruppo.


 ( a cura dello staff di Animandia, tratto da Analisi generale dell’animazione Edizioni Effegi) AVVISO. Per quanti volessero lavorare nel settore dell’animazione turistica segnaliamo dunque Animandia http://www.Animandia.it Animandia è sito di servizi e annunci nato oltre 16 anni fa allo scopo di sostenere e favorire lo sviluppo del settore dell’animazione turistica. Animandia opera attraverso il mercatino di annunci ed inserzioni, a disposizione di tutti gli interessati. Nel mercatino di Animandia, ci sono numerose offerte di lavoro sia su territorio Nazionale, ma anche suddivise per singole Regioni . Ogni annuncio di offerte lavorative riporta, oltre la descrizione del personale richiesto, anche i recapiti (email. e tel) di tutte le aziende associate che ricercano animatori vari ruoli, anche alla prima esperienza, prevalentemente si tratta agenzie di animazione, tour operator, organizzazioni vacanze e anche di strutture turistiche Ultima cosa da dire, Animandia mette a disposizione degli interessati un comodo servizio gratuito chiamato Curriculum espresso, mediante il quale è possibile inviare il proprio CV alle agenzie aderenti all'iniziativa. In pratica, inviando a mezzo posta elettronica ( candidato@animandia.it) un breve curriculum, la redazione di Animandia
provvederà a sua volta ad inoltrarlo a tutte le imprese associate che ricercano personale. In questo modo si contattano decine di aziende simultaneamente, aumentando così le possibilità di poter trovare impiego.

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