Tempo
fa su internet ( giugno 2019), è apparsa la notizia della nascita di un contratto collettivo
nazionale dell’animatore turistica, a dire il vero non è la prima volta che
organizzazioni sindacali e del settore danno vita a tale iniziativa
contrattuale tuttavia, la notizia ha destato interesse tra gli
operatori del settore Animazione Turisitica,in quanto è promossa da Samarcanda una nota azienda del settore.
.....Una
professione, quella dell’animatore turistico, che impiega ogni anno decine di
migliaia di ragazze e ragazzi da Nord a Sud, ancora non regolamentata a livello
nazionale e molto spesso in balia di improvvisazioni e interpretazioni non
trasparenti per tutte le parti in causa: lavoratori, aziende e strutture. A
tutto questo pone fine il CCNL Animazione Turistica, firmato nei giorni scorsi
fra Conflavoro PMI e i sindacati autonomi Fesica e Confsal. Conflavoro PMI, che
ha promosso l’accordo, era rappresentata dal Presidente Nazionale Roberto Capobianco e anche da Dario Filippi e Paolo Dari, rispettivamente
fondatore e Direttore Generale Samarcanda....( Ulteriori info e possibilità discaricare il contratto a questo link https://www.samarcanda.com/nuovo-contratto-animazione-turistica-2/
Questa
notizia, è molto utile visto che il comparto animazione in Italia, è una giungla
senza regole.
Più volte lo
staff di Animandia.it sito operativo da
oltre 18 anni si è interessato della necessità di regolamentare il settore
facendosi anche promotrice nel 2012 dello Sciopero generale dell’animazione
turistica che vide Animandia stessa, in veste di web partner, in prima linea per denunciare pubblicamente la drammatica situazione e le problematiche
del settore mai risolte (pirateria delle società fantasma, concorrenza sleale,
tasse ed imposte troppo elevate) .
A voler puntualizzare però nel comparto
animazione tursitica c’è un altro vero problema, infatti già da qualche anno ( ed è cosa nota tra
gli addetti ai lavori) esiste una reale difficoltà
nel reperire personale stagionale in animazione turistica, come purtroppo è una
triste realtà anche l’alto tasso di
abbandono da parte dei giovani aspiranti animatori.
Sono lontani anni luce i
tempi di Fiorello dove nei villaggi ci si divertiva lavorando, dove si facevano le ore piccole per le prove
degli spettacoli, dove si lavorava divertendosi e facendo divertire.
Molti
giovani d’oggi sono riluttanti nel voler fare un’esperienza da animatori turistici
perché a detta loro, si lavora sodo, compreso il sabato e la domenica…insomma è
pur vero che si lavora tanto ma un tempo lo si faceva per passione, ci si
divertiva lavorando, oggi per molti giovani non è più così, quelli che ci
provano alla prima difficoltà si tirano indietro, altri invece ci ripensano
ancor prima di partire per la loro destinazione…insomma ad un settore come quello dell’animazione
tursitica già pieno di problemi ( non
ultimo la conorrenza sleale di società pirata che non versano tasse, non pagano
stipendi ai ragazzie poi spariscono) si aggiunge anche la reale difficoltà nel
reperire personale, insomma la strada per regolamentare il settore è ancora lunga e piena di
insidie purtroppo …
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