I giovani d’oggi sono riluttanti ad
accettare un’occupazione che li
impegni nei week-end, nei festivi e in orari notturni. Figurarsi poi, se gli si propone
un’esperienza come animatore turistico dove si sa, che gli orari sono molto flessibili, che si
lavora fuori casa e dove le paghe soprattutto per coloro che sono alla prima
esperienza, seppur in linea con altri lavori stagionali non sono altissime.
Ecco perché soprattutto i cosiddetti
“millennials”
cioè i ragazzi e le ragazze che sono diventati maggiorenni nel nuovo millennio,
i giovani che rappresentano la prima generazione iperconnessa, nella stragrande maggioranza dei casi, non
sono per nulla attirati all’idea di fare un’esperienza di lavoro come animatori
su navi da crociera, centri estivi e ovviamente, villaggi turistici, anzi
storcono il naso alla sola idea di trascorrere le vacanze lavorando.
Secondo
uno studio dell’ Osservatorio permanente sui giovani dell’Istituto Toniolo. I millennials preferiscono, coltivare rapporti di studio e lavoro in modo
orizzontale. E fanno fatica a riconoscere le regole e la gerarchia. Per
esempio, tendono a dare del “tu” a tutti. Inoltre, non hanno la propensione al
sacrificio né lo spirito di servizio delle vecchie generazioni: si spendono solo
quando sono convinti di ottenere dei risultati. E, se non si sentono apprezzati
o l’obiettivo è più faticoso del previsto, tendono a mollare.
A
pensarci bene, forse è per questo che le organizzazioni vacanze, tour operators
ed agenzie del settore vacanze, faticano
ogni anno sempre di più per formare, selezionare e reclutare giovani disposti a
lavorare come animatore turistici.
Ormai
è notorio tra gli addetti ai lavori l’alto tasso di abbandono da parte dei
giovani aspiranti animatori, sono lontani anni luce i tempi di Fiorello dove
nei villaggi ci si divertiva lavorando,
dove
si facevano le ore piccole per le prove degli spettacoli, dove si lavorava
divertendosi e facendo divertire.
Proprio
per questi motivi le società del settore animazione devono operare con maggior
professionalità, l’improvvisazione non è più consentita, come fare? Innazitutto
affidandosi a profesionisti per la creazione del proprio sito web che come
sappiamo, rappresenta il biglietto da visita di una qualunque azienda e che
oggi più che mai, occorre sia professionale ed ottimizzato per la
visualizzazione sui dispositivi mobili.
Infatti
da uno studio effettuato da Google il 60% degli utenti tra i 18 e i 35 anni,
utilizza tali dispositivi per navigare in iternet. Il web allo stato attuale purtroppo
è pieno di siti progettati male, impossibili da navigare perché troppo lenti o
cresciuti su una struttura che nel tempo ha cambiato forma e, in questi casi, è
quasi impossibile utilizzarli.
L’ideale
è progettare un sito cosidetto “Responsive” .Un sito è responsive quando
riconosce automanticamente il dispositivo dell’utente e si adatta a seconda
delle dimensioni del dispositivo su cui si guarda (smartphone, teblet, desktop)
quindi con contenuti, colonne, menù e griglie flessibili.
Sembra
superfluo dire ciò, ma va considerato che ancora oggi, nel pieno dell’era del
digitale ci sono “aziende” di servizi per animazione che non posseggono nemmeno
un sito con il dominio di primo livello.
In
secondo luogo per una società di animazione e servizi turistici, soprattutto
nella fase di reclutamento del personale, occorre necessariamente imparare la
corretta comunicazione sul web, adoperando strategie mirate a comunicare
efficacemente con gli aspiranti animatori.
Oggi la corretta
comunicazione è quanto mai una necessità visto e considerato la scarsità di
personale animazione. In pratica, non ci
si può permettere il lusso di vanificare le prorie ricerche di personale magari
perché non si è adoperata la maniera corretta per invogliare il candidato a
proporsi all’azienda.
Dando per
scontatto che l’ideale per una società di animazione, sarebbe quella di affidarsi a professionisti
esperti nel marketing e nelle strategie di comunizazione per pianificare e
realizzare una campagna di reclutamento (ognuno ha il suo mestiere, c’è chi fa
l’animatore e chi invece si occupa di web marketing) spesso ciò non avviene e così
l’animatore si trasforma in esperto di comunicazione e pianifica lui le sue
campagne di selezione e reclutamento con esiti che si possono immaginare..
Questo avviene
perché oggi più di ieri, nonostante siano necessari, indispensabili, degli
investimenti sul web, molte società di animazione non investono nulla o quasi, in termini di
immagine, reclutamento, formazione selezione del personale, aggiornamenti di
materali ed attrazzature ecc.. e ovviamnte con il tempo, di queste carenze evidenti, se ne paga il
conto.
Tralasciando
tutto ciò che andrebbe necessariamente fatto, almeno però nella ricerca e selezione dei candidati è
indispensabile investire perché come è ovvio supporre, se manca il personale animazione non si può “materialmente
lavorare” è logico e lineare direte voi, ma anche in questo caso, sono tante le società di animazione che
affidano la fase di reclutamento e selezione a personale incompetente (spesso
sono gli stessi animatori si improvvisano reclutatori esperti,) questi ultimi
ovvimente, si limitano alla
pubblicazione di annunci con offerte di lavoro per animatori in mercatini gratuiti
e sui gruppi social pensano (erroneamente) che questo modo di opeare si
sufficiente ma gli scarsi risultati ottenuti dimostrano il contrario, perché?
In primo luogo
perché a monte del problema, oggi c’è la minor presenza di giovani disposti a
fare gli animatori turistici rispetto al passato, questo forse non è ancora
chiaro alle aziende che si intestardiscono a pubblicare una raffica di annunci
specie sui social.
Infatti gruppi
su facebook ad esempio i gruppi del settore animazione sono letterlmente invasi
da una serie infinitamente ripetitiva di locandine e messaggi pubblicitari, rivolti al reclutamento di animatori senza
ottenere però risultati apprezzabili.
In secondo luogo,
perché come è ovvio supporre, molti di
questi reclutatori improvvisati, non
hanno le competenze necessarie per rendere i loro anunci efficaci e quindi non
hanno la capacità di attrarre gli aspiranti animatori.
Inoltre c’è
anche da dire in taluni casi, emerge una
difficoltà anche nel saper materialmente scrivere in Italiano corretto, privo
cioè di errori grammaticali, tali annunci dedicati alle offerte di lavoro per
aspiranti animatori. Insomma il quadro complessivo è lo stato davvero pietoso
con cui viene utilizzato il web per fare “Impresa” nel campo dell’animazione.
Bisogna partire
dall’abc ovvero tener presente che anche un semplice annuncio di lavoro, va scritto correttamente e senza errori di
sintassi, altrimenti è solo tempo perso
e visto che sono in molti coloro che affidano la loro stategia di reclutamento
esclusivamente all’annuncio rigorosamente gratuito sul web, almeno quello occorre che sia realizzato in
maniera professionale altrimenti non resta che affidarsi alla preghiera e
chiedere un miracolo.
Secondo la Ebi
(Employment Background Investigations), una compagnia americana che fornisce
servizi di supporto a chi si occupa di Risorse umane, ci sono delle regole base
cui i titolari di azienda dovrebbero attnenrsi, quando si accingono a scrivere
i loro annunci di lavoro.
Questi ultimi infatti, devono avere la giusta lunghezza, ( annunci
troppo prolissi non destano attenzione come anche annunci molto scarni privi di
informazioni vengono praticamente ignorati dai candidati) bisogna veicolare le
giuste informazioni ed adattarsi alle caratteristiche ed alle abitudini dei
candidati stessi.
1)
Evitate
di dilungarvi troppo, sin dal titolo, e selezionate con cura le parole da usare
mai essere ripetitivi
2 Gli annunci di
lavoro devono essere sintetici. Ecco perché è importante individuare e fare
leva sulle parole-chiave giuste, quelle capaci di attirare l’attenzione dei
candidati e di invogliarli a farsi avanti.
3)
Evitate
di indirizzare i candidati sul vs sito azindale per la compilazione di modelli online.
Stando a quanto osservato dalla Ebi, gli interessati tendono a lasciar perdere.
La conseguenza? Le candidature possono crollare drasticamente
4)
la
gran parte dei candidati tende e non leggere l’annuncio fino in fondo. Per
questo, è fondamentale che inseriate le informazioni prioritarie (quelle più
importanti) all’inizio.
5)
Non
sottovalutate l’importanza dell’azienda. Quando prendono in considerazione
un’offerta di lavoro, i candidati si interessano sia al ruolo che dovrebbero
ricoprire ma anche all’azienda nella quale dovrebbero entrare, desrcivete
sempre brevemente la vs azienda.
6)
I
candidati spesso premiano gli annunci di lavoro che forniscono informazioni
sulla paga, specificate se è possibile il tipo di contartto offerto e lo
stipendio.
7) Oggi
la maggioranza dei giovani usa i dispositivi mobili per leggere gli annunci, occorre scrivere
annunci brevi e semplici, tali da poter
essere di facile lettura anche sui nuovi
dispositivi e per mettere i candidati nella condizione di poter trovare
facilmente le informazioni di cui hanno bisogno.
8) Inserire
immagini aumenta la possibilità di essere visti, gli annunci con l’immagine
sono più efficaci rispetto a quelli
senza alcuna foto allegata.
9) Altra
nota dolente e molto importante è il saper rispondere ai cadidati, bisogna
tener presente che come per gli annunci con le offerte di lavoro, anche le risposte da dare a mezzo email ai candidati
sono il vostro biglietto da visita. Specificate sempre l’azienda il vs ruolo
nell’azienda e ovviamente i vs recatiti telefonici email ecc. soprattutto
controllare eventuali errori ortografici.Risposte scritte in italiano non
corretto con evidenti errori di sintassi non depongono a vs favore.
Siate professionali sempre altrimenti
verrete penalizzati, oggi come oggi l’improvvisazione, la scarsa
professionalità non è più ammissibile in un settore coem l’animazione dove c’è
tanta concorrenza (leale e sleale) e soprattutto dove c’è penuria di personale
ed un alto tasso di abbandono da parte degli animatori che sovente rinunciano
all’ultimo momento alla partenza.
Ed eccoci arrivati al punto degli
inevitabili investimenti da fare per ottenere risultati nella campagna
reclutamento, non occorrono migliaia di euro bastano poche centinaia di euro di
investimenti per cominciare ad ottenere dei risultati…ma dove investire?
Premessa…in questi ultimi anni, vista la
scarsità di personale animazione su scala nazionale, oggi anche le grosse
compagnie di navigazione stanno avendo problemi nel reclutare animatori su navi
da crociera, come i tour operators e rinomate società del settore animazione
sono in difficoltà nel reperire candidati, le domande sono in drastico calo
rispetto a un decennio fa e che certamente questi colossi del settore non si fanno problemi di badgets ed investono
in campagne pubblicitarie su tutti i media….ma allora per una società di
animazione “Normale” è una missione impossibile? No ci sono possibilità di avere
risultati anche con invesimenti minimi, ma occorre sapere come e dove farli…
Innazitutto per una società di
animazione che cerca candidati, secondo la nostra esperienza non è necessario
affidarsi a società di intermediazione presenti sul web che si occupano di
selezioni del personale e questo per due motivi sinteticamente espsti di
seguito:
1) Un
candidato animatore non è un impiegato che cerca lavoro, né un ingegnere o un
geometra…quindi difficilmente frequenta siti altamente specializzati nelle
ricerca e offerte di lavoro, dove prevale la presenza di aziende che ricercano
personale impiegatizio di vario generere, ma ben poche azeinde specifiche che ricercano
animaori turistici vari ruoli e qulifiche.
2) Un candidato animatore vuole avere comodità e
semplicità..non ama registrarsi ad un sito, compilare modelli prestampati con
dati personali e via dicendo, non gli piace perdere tempo e se consideriamo che
moti di questi siti specializzati, richiedono la registrazione utente, la
compilazione dei modelli, l’inserimento di cv …considerando ciò scartano a
priori in maggioranza, questi siti specializzati sul lavoro…inoltre lo stesso
discorso vale per le stesse aziende, molti di questi siti non inviano
direttamente la candidatura bensì mandano un avviso all’azinda rimandandola a
sua volta al sito stesso dove accedendo all’area personale l’azienda può
visionare la richiesta di lavoro che tra lì’altro, sovente non è nemmeno
attinente al ruolo ricercato…
Ma allora gli animatori
tursitici dove si trovano? sul web ci sono tre segmenti utili, dove le aziende possono reperire animatori turistici:
a) I
social sono fequentati da giovani e ovviamente sono loro i candidati più
appetibili
b) I
siti di annunci generici del tipo mercatino, dove l’aspirante animatore non ha
perdite di tempo, visiona un annuncio e
se gli va contatta l’azienda
c) I
siti specialistici ( come Animandia.it) frequentati da operati del settore e
dunque risultano interessanti per i candidati, se poi aggiungiamo che su Animandia
esiste anche il comodo servizio chiamato “Currculum espresso” dove in pratica,
con una sola email inviata alla redazione, il candidato ottiene facilmente decine di risposte
alla sua richiesta di lavoro è evidente che in questo caso, un candidato vede appagato il suo desiderio di
ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo da qui il sucesso di tale
iniziativa.
Questi
sono i tre principali settori dove occorre fare degli investimenti, infatti in
tutti e tre i casi ovviamente, si fa riferimento a soluzioni a pagamento, solo
in questo modo si possono ottenere i primi risultati accettabili…
E
google? Sappiamo tutti che anche google offre la possibilità a pagamento, di
inserire annunci aziendali di vario tipo, tuttavia a volte, i navigatori sono “diffidenti”
nel visionare annunci evidenziati, solo perché dietro pagamento..in questo caso,
sono privilegiati sul noto motore di ricerca, i siti che ottengono buoni
risultati per meriti ( ecco limportanza di affidarsi in questo caso ad un
professionista per la tecnica S.E.O. Con questo termine si intende tutto ciò che viene fatto per
migliorare il posizionamento di una risorsa web sui motori di ricerca) Questo lavoro però è molto complesso e non è
semplice pertanto va affidato esclusivamente a professionisti del settore e i
costi non sono irrisori. Non diciamo che fare annunci a pagamento su gogogle
non si ottengono risultati ma solo che magari, non è prioritario un tale investimento
(naturlmente essendo una spesa molto contenuta suggeriamo comqune di considerarla)
Ultima
cosiderazione, riguardo i siti di annunci citati in precedenza, per quanto
rigurada l’inserimenti di annunci nei mercatini cosidetti generici…sappiamo
tutti molto bene quale sia il sito di annunci gratuiti più conosciuto e vale la
pena puntare su quello…infatti in questi ultimi anni a differenza del passato, i navigatori frequentano nella maggioranza dei
casi, siti di loro conoscenza, esistono sul web moltissimi siti di annunci
gratuiti alcuni anche ben fatti e professionali che però stentano comuqnue a
decollare semplicemente perché non si digita più nel campo di ricerca di google
ma si va direttamente al sito conosciuto…
Per concludere, e oggi più che
mai per un’azienda di animazione turistica e necessario programmare degli
investimenti, tali investimenti vanno fatti nella loro globalità, si possono
ottenere dei risultati solo investendo in più canali contemporaneamente ovvero:
social + siti di annunci generalisti + siti di annunci specialistici ed in più,
volendo, anche su google.
Questa
strategia fai da te è a pagamento e non prevede investimenti ingenti , basta qualche centinaio di euro per iniziare,
ovviemente tendo ben presente i suggeriemti esposti in precedenza e sopratutto non
pensando di aver risolto la situazione occrrerà sempre e comunque seguire l’andamento
della campagna pubblicitaria in atto, aggiornare gli annunci di tanto in tanto e
rendondoli efficaci, studiare la tipologia di annuncio che più ha ottenuto
risultati e lavorare su quella..insomma se si fa questo lavoro seriamente e
professionalmente i risultati non tarderanno ad arrivare…
Se
si vuole fare impresa nell’era del digitale, in questo mondo dove i giovani
sono riluttanti a lavorare come animatori turistici allora un’azienda deve
rendersi conto che siamo al capolinea, non si può continuare ad andare avanti,
utilizzando esclusivamente risorse gratuite e basandosi solo sulla propria “fantasia ed improvvisazione”