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martedì 25 giugno 2019

il settore dell’animazione turistica necessita di investimenti e professionalità da parte delle aziende .


I giovani d’oggi sono riluttanti ad accettare un’occupazione che li impegni nei week-end, nei festivi e in orari notturni.  Figurarsi poi, se gli si propone un’esperienza come animatore turistico dove si sa,  che gli orari sono molto flessibili, che si lavora fuori casa e dove le paghe soprattutto per coloro che sono alla prima esperienza, seppur in linea con altri lavori stagionali non sono altissime.

Ecco perché soprattutto i cosiddetti “millennials” cioè i ragazzi e le ragazze che sono diventati maggiorenni nel nuovo millennio, i giovani che rappresentano la prima generazione iperconnessa,  nella stragrande maggioranza dei casi, non sono per nulla attirati all’idea di fare un’esperienza di lavoro come animatori su navi da crociera, centri estivi e ovviamente, villaggi turistici, anzi storcono il naso alla sola idea di trascorrere le vacanze lavorando.

Secondo uno studio dell’ Osservatorio permanente sui giovani dell’Istituto Toniolo. I millennials preferiscono,  coltivare rapporti di studio e lavoro in modo orizzontale. E fanno fatica a riconoscere le regole e la gerarchia. Per esempio, tendono a dare del “tu” a tutti. Inoltre, non hanno la propensione al sacrificio né lo spirito di servizio delle vecchie generazioni: si spendono solo quando sono convinti di ottenere dei risultati. E, se non si sentono apprezzati o l’obiettivo è più faticoso del previsto, tendono a mollare.

A pensarci bene, forse è per questo che le organizzazioni vacanze, tour operators ed agenzie del settore vacanze,  faticano ogni anno sempre di più per formare, selezionare e reclutare giovani disposti a lavorare come animatore turistici.

Ormai è notorio tra gli addetti ai lavori l’alto tasso di abbandono da parte dei giovani aspiranti animatori, sono lontani anni luce i tempi di Fiorello dove nei villaggi ci si divertiva lavorando,
dove si facevano le ore piccole per le prove degli spettacoli, dove si lavorava divertendosi e facendo divertire.

Proprio per questi motivi le società del settore animazione devono operare con maggior professionalità, l’improvvisazione non è più consentita, come fare? Innazitutto affidandosi a profesionisti per la creazione del proprio sito web che come sappiamo, rappresenta il biglietto da visita di una qualunque azienda e che oggi più che mai, occorre sia professionale ed ottimizzato per la visualizzazione sui dispositivi mobili.

Infatti da uno studio effettuato da Google il 60% degli utenti tra i 18 e i 35 anni, utilizza tali dispositivi per navigare in iternet. Il web allo stato attuale purtroppo è pieno di siti progettati male, impossibili da navigare perché troppo lenti o cresciuti su una struttura che nel tempo ha cambiato forma e, in questi casi, è quasi impossibile utilizzarli. 

L’ideale è progettare un sito cosidetto “Responsive” .Un sito è responsive quando riconosce automanticamente il dispositivo dell’utente e si adatta a seconda delle dimensioni del dispositivo su cui si guarda (smartphone, teblet, desktop) quindi con contenuti, colonne, menù e griglie flessibili.
Sembra superfluo dire ciò,  ma va considerato  che ancora oggi, nel pieno dell’era del digitale ci sono “aziende” di servizi per animazione che non posseggono nemmeno un sito con il dominio di primo livello.
In secondo luogo per una società di animazione e servizi turistici, soprattutto nella fase di reclutamento del personale, occorre necessariamente imparare la corretta comunicazione sul web, adoperando strategie mirate a comunicare efficacemente con gli aspiranti animatori.

Oggi la corretta comunicazione è quanto mai una necessità visto e considerato la scarsità di personale animazione. In pratica,  non ci si può permettere il lusso di vanificare le prorie ricerche di personale magari perché non si è adoperata la maniera corretta per invogliare il candidato a proporsi all’azienda. 

Dando per scontatto che l’ideale per una società di animazione,  sarebbe quella di affidarsi a professionisti esperti nel marketing e nelle strategie di comunizazione per pianificare e realizzare una campagna di reclutamento (ognuno ha il suo mestiere, c’è chi fa l’animatore e chi invece si occupa di web marketing) spesso ciò non avviene e così l’animatore si trasforma in esperto di comunicazione e pianifica lui le sue campagne di selezione e reclutamento con esiti che si possono immaginare..

Questo avviene perché oggi più di ieri, nonostante siano necessari, indispensabili, degli investimenti sul web, molte società di animazione  non investono nulla o quasi, in termini di immagine, reclutamento, formazione selezione del personale, aggiornamenti di materali ed attrazzature ecc.. e ovviamnte con il tempo,  di queste carenze evidenti, se ne paga il conto.

Tralasciando tutto ciò che andrebbe necessariamente fatto,  almeno però  nella ricerca e selezione dei candidati è indispensabile investire perché come è ovvio supporre,  se manca il personale animazione non si può “materialmente lavorare” è logico e lineare direte voi,  ma anche in questo caso,  sono tante le società di animazione che affidano la fase di reclutamento e selezione a personale incompetente (spesso sono gli stessi animatori si improvvisano reclutatori esperti,) questi ultimi ovvimente, si  limitano alla pubblicazione di annunci con offerte di lavoro per animatori in mercatini gratuiti e sui gruppi social pensano (erroneamente) che questo modo di opeare si sufficiente ma gli scarsi risultati ottenuti dimostrano il contrario, perché?

In primo luogo perché a monte del problema, oggi c’è la minor presenza di giovani disposti a fare gli animatori turistici rispetto al passato, questo forse non è ancora chiaro alle aziende che si intestardiscono a pubblicare una raffica di annunci specie sui social.

Infatti gruppi su facebook ad esempio i gruppi del settore animazione sono letterlmente invasi da una serie infinitamente ripetitiva di locandine e messaggi pubblicitari,  rivolti al reclutamento di animatori senza ottenere però risultati apprezzabili.

In secondo luogo, perché come è ovvio supporre,  molti di questi reclutatori improvvisati,  non hanno le competenze necessarie per rendere i loro anunci efficaci e quindi non hanno la capacità di attrarre gli aspiranti animatori.

Inoltre c’è anche da dire  in taluni casi, emerge una difficoltà anche nel saper materialmente scrivere in Italiano corretto, privo cioè di errori grammaticali, tali annunci dedicati alle offerte di lavoro per aspiranti animatori. Insomma il quadro complessivo è lo stato davvero pietoso con cui viene utilizzato il web per fare “Impresa” nel campo dell’animazione.

Bisogna partire dall’abc ovvero tener presente che anche un semplice annuncio di lavoro,  va scritto correttamente e senza errori di sintassi,  altrimenti è solo tempo perso e visto che sono in molti coloro che affidano la loro stategia di reclutamento esclusivamente all’annuncio rigorosamente gratuito  sul web,  almeno quello occorre che sia realizzato in maniera professionale altrimenti non resta che affidarsi alla preghiera e chiedere un miracolo.

Secondo la Ebi (Employment Background Investigations), una compagnia americana che fornisce servizi di supporto a chi si occupa di Risorse umane, ci sono delle regole base cui i titolari di azienda dovrebbero attnenrsi, quando si accingono a scrivere i loro annunci di lavoro.
 Questi ultimi infatti,  devono avere la giusta lunghezza, ( annunci troppo prolissi non destano attenzione come anche annunci molto scarni privi di informazioni vengono praticamente ignorati dai candidati) bisogna veicolare le giuste informazioni ed adattarsi alle caratteristiche ed alle abitudini dei candidati stessi.

1)      Evitate di dilungarvi troppo, sin dal titolo, e selezionate con cura le parole da usare mai essere ripetitivi

2 Gli annunci di lavoro devono essere sintetici. Ecco perché è importante individuare e fare leva sulle parole-chiave giuste, quelle capaci di attirare l’attenzione dei candidati e di invogliarli a farsi avanti.

3)      Evitate di indirizzare i candidati sul vs sito azindale per la compilazione di modelli  online. Stando a quanto osservato dalla Ebi, gli interessati tendono a lasciar perdere. La conseguenza? Le candidature possono crollare drasticamente

4)      la gran parte dei candidati tende e non leggere l’annuncio fino in fondo. Per questo, è fondamentale che inseriate le informazioni prioritarie (quelle più importanti) all’inizio.

5)      Non sottovalutate l’importanza dell’azienda. Quando prendono in considerazione un’offerta di lavoro, i candidati si interessano sia al ruolo che dovrebbero ricoprire ma anche all’azienda nella quale dovrebbero entrare, desrcivete sempre brevemente la vs azienda.

6)      I candidati spesso premiano gli annunci di lavoro che forniscono informazioni sulla paga, specificate se è possibile il tipo di contartto offerto e lo stipendio.

7)      Oggi la maggioranza dei giovani usa i dispositivi mobili per leggere gli annunci, occorre scrivere annunci brevi e semplici,  tali da poter essere di facile  lettura anche sui nuovi dispositivi e per mettere i candidati nella condizione di poter trovare facilmente le informazioni di cui hanno bisogno.

8)      Inserire immagini aumenta la possibilità di essere visti, gli annunci con l’immagine sono più efficaci  rispetto a quelli senza alcuna foto allegata.

9)      Altra nota dolente e molto importante è il saper rispondere ai cadidati, bisogna tener presente che come per gli annunci con le offerte di lavoro,  anche le risposte da dare a mezzo email ai candidati sono il vostro biglietto da visita. Specificate sempre l’azienda il vs ruolo nell’azienda e ovviamente i vs recatiti telefonici email ecc. soprattutto controllare eventuali errori ortografici.Risposte scritte in italiano non corretto con evidenti errori di sintassi  non depongono a vs favore.

Siate professionali sempre altrimenti verrete penalizzati, oggi come oggi l’improvvisazione, la scarsa professionalità non è più ammissibile in un settore coem l’animazione dove c’è tanta concorrenza (leale e sleale) e soprattutto dove c’è penuria di personale ed un alto tasso di abbandono da parte degli animatori che sovente rinunciano all’ultimo momento alla partenza.

Ed eccoci arrivati al punto degli inevitabili investimenti da fare per ottenere risultati nella campagna reclutamento, non occorrono migliaia di euro bastano poche centinaia di euro di investimenti per cominciare ad ottenere dei risultati…ma dove investire?

Premessa…in questi ultimi anni, vista la scarsità di personale animazione su scala nazionale, oggi anche le grosse compagnie di navigazione stanno avendo problemi nel reclutare animatori su navi da crociera, come i tour operators e rinomate società del settore animazione sono in difficoltà nel reperire candidati, le domande sono in drastico calo rispetto a un decennio fa e che certamente questi colossi del settore  non si fanno problemi di badgets ed investono in campagne pubblicitarie su tutti i media….ma allora per una società di animazione “Normale” è una missione impossibile? No ci sono possibilità di avere risultati anche con invesimenti minimi, ma occorre sapere come e dove farli…

Innazitutto per una società di animazione che cerca candidati, secondo la nostra esperienza non è necessario affidarsi a società di intermediazione presenti sul web che si occupano di selezioni del personale e questo per due motivi sinteticamente espsti di seguito:

1)      Un candidato animatore non è un impiegato che cerca lavoro, né un ingegnere o un geometra…quindi difficilmente frequenta siti altamente specializzati nelle ricerca e offerte di lavoro, dove prevale la presenza di aziende che ricercano personale impiegatizio di vario generere,  ma ben poche azeinde specifiche che ricercano animaori turistici vari ruoli e qulifiche.

2)       Un candidato animatore vuole avere comodità e semplicità..non ama registrarsi ad un sito, compilare modelli prestampati con dati personali e via dicendo, non gli piace perdere tempo e se consideriamo che moti di questi siti specializzati,  richiedono la registrazione utente, la compilazione dei modelli, l’inserimento di cv …considerando ciò scartano a priori in maggioranza, questi siti specializzati sul lavoro…inoltre lo stesso discorso vale per le stesse aziende, molti di questi siti non inviano direttamente la candidatura bensì mandano un avviso all’azinda rimandandola a sua volta al sito stesso dove accedendo all’area personale l’azienda può visionare la richiesta di lavoro che tra lì’altro, sovente non è nemmeno attinente al ruolo ricercato…

Ma allora gli animatori tursitici dove si trovano? sul web ci sono tre segmenti utili, dove le aziende  possono reperire animatori turistici:
a)      I social sono fequentati da giovani e ovviamente sono loro i candidati più appetibili
b)      I siti di annunci generici del tipo mercatino, dove l’aspirante animatore non ha perdite di tempo,  visiona un annuncio e se gli va contatta l’azienda
c)      I siti specialistici ( come Animandia.it) frequentati da operati del settore e dunque risultano interessanti per i candidati, se poi aggiungiamo che su Animandia esiste anche il comodo servizio chiamato “Currculum espresso” dove in pratica, con una sola email inviata alla redazione,  il candidato ottiene facilmente decine di risposte alla sua richiesta di lavoro è evidente che in questo caso,  un candidato vede appagato il suo desiderio di ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo da qui il sucesso di tale iniziativa.

Questi sono i tre principali settori dove occorre fare degli investimenti, infatti in tutti e tre i casi ovviamente, si fa riferimento a soluzioni a pagamento, solo in questo modo si possono ottenere i primi risultati accettabili…
E google? Sappiamo tutti che anche google offre la possibilità a pagamento, di inserire annunci aziendali di vario tipo, tuttavia a volte, i navigatori sono “diffidenti” nel visionare annunci evidenziati, solo perché dietro pagamento..in questo caso, sono privilegiati sul noto motore di ricerca, i siti che ottengono buoni risultati per meriti ( ecco limportanza di affidarsi in questo caso ad un professionista per la tecnica S.E.O. Con questo termine si intende tutto ciò che viene fatto per migliorare il posizionamento di una risorsa web sui motori di ricerca)  Questo lavoro però è molto complesso e non è semplice pertanto va affidato esclusivamente a professionisti del settore e i costi non sono irrisori. Non diciamo che fare annunci a pagamento su gogogle non si ottengono risultati ma solo che magari,  non è prioritario un tale investimento (naturlmente essendo una spesa molto contenuta suggeriamo comqune di considerarla)

Ultima cosiderazione, riguardo i siti di annunci citati in precedenza, per quanto rigurada l’inserimenti di annunci nei mercatini cosidetti generici…sappiamo tutti molto bene quale sia il sito di annunci gratuiti più conosciuto e vale la pena puntare su quello…infatti in questi ultimi anni a differenza del passato,  i navigatori frequentano nella maggioranza dei casi, siti di loro conoscenza, esistono sul web moltissimi siti di annunci gratuiti alcuni anche ben fatti e professionali che però stentano comuqnue a decollare semplicemente perché non si digita più nel campo di ricerca di google ma si va direttamente al sito conosciuto…

Per concludere, e oggi più che mai per un’azienda di animazione turistica e necessario programmare degli investimenti, tali investimenti vanno fatti nella loro globalità, si possono ottenere dei risultati solo investendo in più canali contemporaneamente ovvero: social + siti di annunci generalisti + siti di annunci specialistici ed in più, volendo, anche su google.

Questa strategia fai da te è a pagamento e non prevede investimenti ingenti ,  basta qualche centinaio di euro per iniziare, ovviemente tendo ben presente i suggeriemti esposti in precedenza e sopratutto non pensando di aver risolto la situazione occrrerà sempre e comunque seguire l’andamento della campagna pubblicitaria in atto, aggiornare gli annunci di tanto in tanto e rendondoli efficaci, studiare la tipologia di annuncio che più ha ottenuto risultati e lavorare su quella..insomma se si fa questo lavoro seriamente e professionalmente i risultati non tarderanno ad arrivare…  

Se si vuole fare impresa nell’era del digitale, in questo mondo dove i giovani sono riluttanti a lavorare come animatori turistici allora un’azienda deve rendersi conto che siamo al capolinea, non si può continuare ad andare avanti, utilizzando esclusivamente risorse gratuite e basandosi solo sulla  propria “fantasia ed improvvisazione”