Apprendere significa essenzialmente
imparare, venire a conoscenza di fatti e procedure. Questo sta ad indicare che
un professionista dell'animazione deve acquisire nozioni e metodologie,
adattandole all'ambiente che lo circonda ed a seconda delle mutazioni, che le
varie situazioni lavorative gli impongono. Occorre quindi, imparare le tecniche
e le nozioni sia teoriche che pratiche le quali, integrate alle doti naturali
che l'animatore possiede, consentono il corretto svolgimento della professione.
In altri termini si tratta di un apprendimento reso operativo, grazie
all'acquisizione di tutte quelle
informazioni che determinano l'applicazione di tecniche scientifiche,
comportamentali e comunicative, conformi alle regole imposte dal contesto
sociale, in cui l’animatore esercita la professione. L'apprendimento consente
quindi, all'animatore una costante maturazione professionale in quanto il
proprio modo di agire sarà influenzato, dalle esperienze precedenti acquisite
in modo diretto ed indiretto.
A) Esperienze acquisite in maniera diretta
:
Attraverso lo studio e la successiva verifica
in ambienti lavorativi.
B) Esperienze acquisite in modo indiretto:
Intendiamo indicare, l'apprendimento
scaturito dalle esperienze trasmesse da altri più competenti.
Esistono dei fattori che determinano e
influiscono sull’apprendimento e di conseguenza sulle tre caratteristiche che
lo compongono ( strategico, costruttivo, interattivo) . Ora elencheremo quelli che riteniamo essere i
principali.
A )
Fattori che determinano l'apprendimento indiretto :
1 ) Età
dell'animatore :
Nell’insegnamento delle discipline
scientifiche a livello teorico, gli psicologi hanno constatato che i giovani e
gli adulti apprendono più velocemente dei giovanissimi o di quelli appartenenti
alla terza età (animatori over 60). La capacità di apprendere raggiunge l'apice
intorno ai 25 - 27 anni.
2 )
Intelligenza ed interpretazione :
La corretta capacità di apprendimento
ed interpretazione dei contenuti delle nozioni trasmesse, è direttamente proporzionale
al grado di intelligenza di un individuo.
3 )
Motivazioni, stimolo di interessi :
L'apprendimento si accentua se è
stimolante e suscita interesse, occorre quindi che la partecipazione risulti
attiva.
B )
Fattori che determinano l'apprendimento diretto :
1 )
Esperienze precedenti nel campo animazione :
Avere esperienza, ovvero possedere una
serie di nozioni teorico pratiche acquisite e verificate nel campo
dell'animazione, facilita l'apprendimento in quanto si affrontano al meglio
analoghe situazioni.
2 )
Distribuzione di energie :
Chi ha avuto precedenti esperienze
lavorative, sa bene che occorre distribuire in maniera efficace le energie sia
intellettuali quanto fisiche che si impiegano durante il lavoro. Questo è
dovuto al semplice fatto che, se l'animatore sfrutta in maniera inefficace le
sue capacità di apprendimento ed eccede anche durante svolgimento delle
attività di animazione, avrà un inevitabile calo di rendimento.
3 ) Studi
precedenti :
L'animatore che ha appreso nozioni
anche attraverso lo studio dei libri, tenderà a dimenticare parte del loro
contenuto, questo perché non si sono rivelati del tutto utili, alla luce della
sua esperienza lavorativa.
Dell'animazione intesa come materia di
studio, l'animatore successivamente grazie all'esperienza maturata adotterà, le
nozioni, le tecniche che egli riterrà le più utili ed opportune, per il
raggiungimento del successo nell'ambito del suo lavoro. Occorre tenere nella
giusta considerazione una serie di spunti, di osservazioni, che si riveleranno
utili durante il processo di apprendimento - svolgimento, essi sono:
A) Il gioco come base di partenza per
instaurare rapporti efficaci:
L'animatore deve considerare il gioco come uno strumento
indispensabile un mezzo utilissimo per stringere amicizie e coinvolgere
l'utenza. Il gioco è la fonte, lo stimolo per la progressiva partecipazione
collettiva, nel suo interno trovano spazio: le attività individuali,
collettive, creative (mimica, recitazione, canto, attività fisiche ecc.) tutti
elementi che contribuiscono alla socializzazione e quindi anche ad un recupero
della personalità.
B) La conversazione:
Come modo di approfondire le
conoscenze, esporre il proprio pensiero ed ascoltare quello altrui, che è la
base dei rapporti con il prossimo.
C) La mimica, la recitazione, quali
strumenti socializzanti:
Attraverso l'uso di questi elementi,
l'animatore contribuisce alla integrazione sociale, rendendo gli utenti i veri
protagonisti delle attività animative.
D) Le attività sportive :
L’attività fisica in genere, consente
da un lato di assicurare benefici sotto il profilo fisico, in secondo luogo
rappresenta un vero e proprio tirocinio alla socievolezza, attraverso la
spontanea e diretta collaborazione tra i gruppi.
E) La danza :
Come valido strumento di integrazione
sociale e fonte di benefici psico-fisici. Mediante il ballo, si assiste ad una
manifestazione di movimenti dove i gesti, il ritmo, assumono il ruolo di una
espressione spontanea di sentimenti. Attraverso la danza, l’individuo si sente
vivo, partecipe, respira un’area di serenità e di contatto umano e stringerà
rapporti con evidente soddisfazione.
F) Le attività artistiche :
Corsi vari ( pittura, disegno,
materiale plastico ecc.) quale utile strumento che dà libero sfogo alla
fantasia in senso figurato e arricchisce le capacità espressive individuali.
L’animatore dovrà favorire le spontanee manifestazioni grafiche e pittoriche,
lasciando i singoli liberi di esprimersi
sugli argomenti a loro più graditi.
G) Le
attività musicali e canore :
Molta importanza va data alla musica,
al canto e al coro, di motivi in lingua o in dialetto appropriati
all’estensione della voce ed accompagnati da interpretazioni ritmiche e
mimiche. Attraverso il canto si contribuisce all’educazione della voce,
dell’orecchio e della pronuncia.
H) Attività manuali :
Tali attività sono indispensabili per
appagare il bisogno di esprimersi, di creare, di costruire, di interagire nel
gruppo.
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