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sabato 19 maggio 2018

L’ANIMATORE E IL SUO ESSERE COMUNICATIVO

Per poter essere comunicativo, un animatore deve sapersi esprimere in maniera corretta, bisogna sempre farsi comprendere con chiarezza al fine da non far sorgere equivoci e malintesi, inoltre è importante catturare l'interesse dell'interlocutore.
Oggi è molto difficile interessare gli altri per questo motivo l'animatore deve saper invogliare e stimolare l’utente.
Essere comunicativo, significa essenzialmente essere sintetici, quante volte si parla, si discute, senza ottenere alcun risultato? in realtà l'interlocutore non ha prestato la minima attenzione a ciò che gli è stato detto.
Anzi c'è da dire che spesso con il corpo si è presenti, ma in realtà la mente, l'attenzione, dell'interlocutore erano altrove. In parole povere non si può trasferire un'idea, un concetto, se non si è ascoltati e per un animatore non essere in grado di suscitare attenzione, significa non essere preparato ad assolvere il suo compito.
Qualunque rapporto che si instauri con gli ospiti della struttura, va per questi motivi considerato come il primo di una lunga serie e affrontato sempre con disinvoltura, applicando con costanza le tecniche di comunicazione.
Saper parlare, saper esprimere con chiarezza le proprie idee, le opinioni, i pensieri, sia che si tratti di un collega che di un utente, costituiscono il necessario bagaglio di conoscenze che ciascun animatore deve possedere per inserirsi in un contesto collettivo.
Spesso non si ottiene alcun risultato solo perché, in realtà, non si è riusciti ad interessare gli altri a noi, non siamo in grado quindi di sottolineare dei semplici concetti qualsiasi essi siano.
L’abilità dell’animatore che deve comunicare il proprio pensiero, sta quindi nell’imparare una metodologia che gli consenta di avvicinarsi nel modo giusto a chi ascolta, in maniera da suscitare interesse e quindi compartecipazione.
Occorre adoperare parole efficaci e non scialbe, prive di qualsiasi significato, occorre dare sostanza alle parole e provare emozioni, sensazioni, per ciò che si dice o si ascolta. Bisogna saper anche dare delle risposte che si rivelino soddisfacenti all’interlocutore, ciò sta a significare che se ad esempio, un utente domanda all’animatore dove si svolge quel determinato torneo, oppure quando è prevista una specifica attività, non bisogna essere impreparati e se non si conosce la risposta richiestaci è preferibile essere sinceri e informarsi sulla cosa, piuttosto che abbozzare una risposta poco convincente o “inventarsi un qualche cosa”.
In questi specifici casi, non si fa altro che deludere le aspettative dell’interlocutore, occorre sempre essere aggiornato, ciò è alla base di un corretto rapporto animatore utente. L’animatore deve informare ed essere informato per farsi capire e per capire gli altri, per comprendere e non fraintendere, per essere apprezzato ed a sua volta per apprezzare gli altri.
L’incomunicabilità è un lusso che un professionista non si può proprio permettere, dalla comprensione degli altri, dalla cooperazione, dipenderanno il suo lavoro e la sua serenità umana.



 a cura dello staff di Animandia, tratto da Analisi generale dell’animazione Edizioni Effegi) 

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