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sabato 15 settembre 2018

Cercasi animatori polivalenti..spesso si legge questo tra le offerte di lavoro..ma cosa significa?


Un buon animatore deve essere in grado di ricoprire più ruoli (es. animatore sportivo di giorno, animatore attore di sera).
 In altre parole un animatore polivalente è a nostro avviso, colui che possiede tutti quegli elementi culturali e tecnici che gli consentono, duttilità, flessibilità, attitudine alle mutazioni, ciò perché la sua professione gli impone, in linea di massima, dei cambiamenti. 
Ogni struttura ricettiva è diversa da un’altra, anche gli utenti non sono uguali e per tali motivazioni, l’animazione e gli animatori devono risultare professionalmente mutevoli e variabili, in altri termini polivalenti. Utile dire che ciò che si è appena detto è in linea generale poiché talvolta, nel comparto animazione, gli specialisti  sono preferiti ai generici. Resta comunque necessario possedere capacità specialistiche ma inserite in un quadro di preparazione generale. 
Bisogna, infatti, saper realizzare uno o più compiti individuali ma nello stesso tempo essere in grado di operare in gruppo ed essere pronti ad eventuali, momentanee sostituzioni o affiancamenti. Il sapersi gestire in base a tali criteri contribuisce a determinare la polivalenza degli animatori. 
Questa importante capacità professionale, è resa possibile grazie al possesso di determinate caratteristiche :
- Il sapere
- L’abilità operativa
- I comportamenti organizzativi.

A ) Il sapere :
Questo termine  indica in linea generale quell’insieme di conoscenze di tipo teorico e tecnico specialistico, su cui si basa il lavoro dell’animatore.

B ) Abilità operativa :
Riferendoci alla capacità di ogni animatore di eseguire con professionalità i compiti assegnati.

C ) Comportamenti organizzativi :
Ovvero la capacità di rendere appropriate, efficaci, rispetto al contesto in cui si opera, le regole di comunicazione, comportamento, in favore del gruppo .

La polivalenza si può quindi considerare come, lo strumento attraverso il quale un professionista promuove le sue capacità individuali in un ambito collettivo. Essere polivalenti significa anche provvedere a creare un’organizzazione che consenta la produzione di capacità professionali, utili ed adattabili alle mutevoli e variabili richieste dell’utenza, e questo sia da un punto di vista individuale che collettivo. Possedere le caratteristiche che determinano la polivalenza è quanto mai indispensabile, in una prospettiva di una società in cui la gestione del tempo libero è compito esclusivo dell'animatore. Appare perciò necessario che un professionista del settore, adegui la sua azione e configuri la sua fisionomia professionale, culturale e tecnica, a funzioni innovative e creative.  L’animatore  deve  quindi, adoperare ed indirizzare il suo sapere per soddisfare le varie, molteplici, esigenze dell’utenza ma anche e soprattutto, per risolvere efficacemente tutti i problemi derivanti dal suo lavoro. 



Tratto da Analisi generale dell’animazione Edizioni Effegi (op.cit)


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